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Martedì, 23 Aprile 2024
 
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Cronache di Posta

I protagonisti dei servizi postali di tutti i tempi nel VI colloquio dell'ISSP

Si è chiusa il 28 febbraio la sesta edizione dei Colloqui di Storia Postale organizzati dall'Istituto di Studi Storici Postali di Prato. Si è parlato di poste e telecomunicazioni, mettendo a confronto storie, esperienze e ricerche di 12 relatori.

I protagonisti dei servizi postali di tutti i tempi nel VI colloquio dell'ISSP

Si è concluso sabato 28 febbraio il VI Colloquio di Storia Postale organizzato dall'Istituto di Studi Storici Postali di Prato sul tema "Figure, attori, protagonisti della scena postale nazionale".
"Sei incontri", ha sottolineato Andrea Giuntini, direttore dell'ISSP, "che hanno messo in scena le varie anime della storia postale, aprendosi il più possibile al pubblico con ricerche originali".

Un incontro che ha visto in apertura il doveroso ringraziamento dei soci dell'Istituto a Nello Bagni, il consigliere scomparso l'8 ottobre 2008, un collezionsta "sempre appassionato, entusiasta, modesto". "Le cose che ha fatto resteranno", ha detto Giuntini davanti a Donatella Serafini, moglie del collezionista. E il figlio, Giampiero Bagni, ha aggiunto che "stiamo lavorando al suo materiale", parte del quale sarà esposto al Museo del Risorgimento di Bologna nel prossimo autunno, in quanto il sogno del padre è sempre stato quello di "inserire la storia postale tra le discipline di insegnamento".

Quindi hanno preso parola i vari relatori.

Enrico Veschi, nelle sue "Memorie di un postelegrafonico", ha ricordato le figure dei direttori generali succedutisi al Ministero, da Romolo Caterini ad Aurelio Ponsiglione. Una carica da lui stesso ricoperta, a coronamento di 42 anni di servizio.
Adriano Cattani ha parlato di "Ottavio Codogno e la sua opera", un personaggio del '600 quasi sconosciuto ma che ha lasciato importanti appunti per i viaggiatori del tempo, sull'organizzazione postale e sulle modalità più economiche e veloci per spedire le loro missive.
"Il pedone rurale sul Vesuvio" è l'argomento trattato da Marco Occhipinti, ovvero di uno strano timbro, privo di millesimo, apposto su alcuni documenti viaggiati nella zona del vulcano napoletano tra la fine dell'800 e l'inizio del secolo successivo, probabilmente utilizzato dal "pedone" postale in servizio nell'ufficio di terza classe attivo sul Vesuvio.

Armando Serra ha parlato di Vittorio Camillo Massimo, sovraintendente alle Poste pontificie tra il 1840 e il 1870, mentre Franco Filanci, che partecipava all'incontro pratese in qualità di autore di francobolli, ha parlato di come e cosa questi possono comunicare a seconda delle circostanze. Un francobollo può, infatti, indicare "chi comanda, fare propaganda politica o pubblicità, raccogliere fondi, permettere lo scambio di favori fra politici, promuovere le stesse poste".

Quindi si è parlato dei "Primi responsabili del servizio telegrafico" in Sicilia: Simone Fari ha presentato la figura di Ernesto D'Amico un manager dei telegrafi dell'epoca che promosse un forte sviluppo del personale e tecnologico, occupandosi anche di tariffe, introducendo ad esempio il costo per parola. 

Riccardo Ajolfi ha parlato di una sua intervista a Luigi Franzoso, un "oscuro messaggere postale" che operò in Ossola tra il '43 e il '45, lavorando sulle linee postali esistenti in quel periodo per Milano e Novara.
Ancora Andrea Giuntini sul palco dei relatori per parlare degli "Imprenditori schumpeteriani nella telegrafia sottomariana italiana" negli anni Sessante del XIX secolo.

Quindi Fabio Vaccarezza, che ha presentato uno strano mezzo aereo, l'ornitottero, inventato nel 1482 e riscoperto da alcuni ingegneri britannici nel 1971. Il primo volo di questo strano apparecchio aveva tra gli sponsor ancheh un commerciante di francobolli.
La telefonia delle origini e i rapporti tra politici, tecnici ed imprese è il tema scelto da Gabriele Balbi, mentre Flavio Riccitelli ha discusso di "Umberto Klinger, primo presidente dell'Ala Littoria".

A concludere la giornata di studi è stato Mario Coglitore con un ricordo delle "Donne in posta": donne postine, ausiliarie telegrafiste e imprenditrici si sono sempre rivelate molto capaci e diligenti nel lavoro postale.

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