Sono entrate in vigore lo scorso 1° aprile le nuove tariffe per i Pacchi postali ordinari a destinazione estero.
L'introduzione del nuovo tariffario, a dire il vero, è passata piuttosto sottosilenzio. Un vero peccato se si considera che il pacco ordinario è uno dei servizi postali di base, previsto dagli appositi regolamenti dell’Unione Postale Universale, ed è tra i mezzi più usati per inviare merci e piccoli oggetti all’estero. Esso, peraltro, rappresenta un vero e proprio “servizio sociale” per una larga categoria di clienti, soprattutto quella degli immigrati, in quanto più accessibile rispetto al costoso Paccocelere Internazionale (prodotto che, invece, Poste non lesina di pubblicizzare).
La spedizione dei pacchi ordinari diretti all'estero è garantito dal nostro operatore pubblico verso tutti i paesi, inclusi quelli normalmente non raggiunti dai servizi più rapidi. Così tra le destinazioni troviamo stati e staterelli, dalle Antille Olandesi al Bhutan, dal Burkina Faso all'Isola di Pasqua, dalla Corea del Nord all'Eritrea e ancora Haiti, Kiribati, Myanmar, Pitcarin e tutte le altre decine di sperdute isolette di Africa, Oceania e Asia.
Il servizio può essere richiesto per via aerea o per via superficie, nonché per pacchi fragili e/o ingombranti. Per gli invii diretti ai paesi non aderenti all’Unione Europea è inoltre necessario allegare la dichiarazione doganale (il medesimo mod. CN 23 utilizzato per raccomandate e assicurate) relativa al suo contenuto. Il servizio di sdoganamento di pacchi provenienti da Paesi extracomunitari, offerto anch’esso da Poste, costa € 5,16 per ogni invio.
Poste Italiane, dicevamo, non pubblica sul proprio sito web le tariffe relative ai pacchi ordinari internazionali. Nella pagina dedicata al pacco ordinario interno (anch’esso, peraltro, “in via di estinzione”) compare una notarella a piè di pagina con la quale l’Azienda invita i clienti a rivolgersi direttamente agli uffici postali per informazioni sulle tariffe e sui servizi ammessi per l’estero.
Una scelta legittima ma certamente poco trasparente. Riteniamo, infatti, che queste informazioni siano importanti non solo per i collezionisti ma soprattutto per la vasta utenza postale che utilizza uno dei pochi servizi "economici" ancora disponibili in Italia.
Noi di Philweb abbiamo deciso di pubblicare integralmente il tariffario dei pacchi ordinari diretti all’estero, sicuri che ciò possa costituire un servizio di grande utilità per i nostri lettori. Iniziamo dunque oggi la pubblicazione delle prime 4 pagine del documento, che si compone di ben 14 fogli.
Accedi alle tariffe dei pacchi ordinari per l'estero
Aggiornamento MARZO 2009:
Ecco le nuove tariffe dei pacchi postali ordinari per l'estero in vigore dal 29 gennaio 2009
Inizio pagina
I vostri commenti